Sindrome di Sjogren: sintomi e cure
La sindrome di Sjogren è una malattia autoimmune scoperta nel 1933 dall’oculista svedese del quale porta il nome. Si verifica quando il sistema immunitario attacca e danneggia le ghiandole esocrine che producono le lacrime e la saliva. I soggetti affetti dalla sindrome manifestano secchezza degli occhi e della bocca. La malattia può colpire anche altre ghiandole esocrine, come quelle che producono muco, sudore e latte materno. E’ una patologia che può verificarsi da sola, quindi primaria, o in combinazione con altre malattie autoimmuni e in questi casi viene definita secondaria. In particolar modo è associata al lupus eritematoso sistemico e all’artrite reumatoide. La malattia può colpire persone di qualsiasi età, ma l’incidenza è maggiore nelle donne sopra i 40 anni. Può essere causata da una predisposizione genetica o da un’infezione virale.
I sintomi della sindrome di Sjogren
I sintomi della sindrome di Sjogren includono secchezza degli occhi, secchezza della bocca, dolore alle articolazioni, secchezza della pelle e affaticamento. Altri organi, tra cui i reni, i polmoni possono essere colpiti. Anche il sistema nervoso è a rischio. I sintomi più comuni della sindrome di Sjögren sono:
- secchezza degli occhi, della bocca, della gola, della vagina e della vulva
- stanchezza
- dolori articolari e muscolari
- febbre
- mal di testa
- prurito ed eruzioni cutanee
- stitichezza
- difficoltà a deglutire e a masticare
- limitazione el a parlare
- insonnia
- depressione e ansia
La diagnosi
La diagnosi si basa su una combinazione di sintomi. Il medico generico chiederà di rivolgersi, in base ai sintomi più gravi, a uno specialista in odontoiatria, oculistica o ginecologia. Dal medico che effettua l’anamnesi e la visita vengono richiesti gli esami del sangue e il test di funzionalità delle ghiandole salivari e lacrimali se ha il sospetto di presenza della sindrome di Sjogren. Tali esami possono essere effettuati nei Laboratori Nefrocenter a Napoli e presso il Rome American Hospital di Roma. I sintomi possono essere gestiti con l’uso di lacrime artificiali, sostituti salivari, farmaci per ridurre l’infiammazione e terapie per ridurre la reattività del sistema immunitario.
I trattamenti e la cura
Non esiste una cura per la sindrome di Sjogren, ma ci sono trattamenti che possono aiutare a migliorare i sintomi. La soluzione va trovata dallo specialista dopo aver valutato il risultato degli esami effettuati dal paziente. Il medico può decidere di prescrivere farmaci antinfiammatori, immunosoppressori o per la secchezza degli occhi e della bocca. A questi può essere aggiunta terapia fisica, terapia occupazionale o counseling, sempre con uno specialista.
Come convivere con la sindrome di Sjogren
Esistono alcune regole che possono incrementare la produzione di saliva e migliorare la qualità della vita dei soggetti affetti dalla sindrome di Sjogren. Regole essenziali sono quelle di limitare al massimo il consumo di alcol che causa secchezza alla bocca. Da eliminare il fumo e ridurre i dolci. Infatti, consumando zuccheri si aumenta il rischio di carie che è già elevato quando si è affetti dalla sindrome. che è una delle conseguenze.
Le associazioni impegnate per la sensibilizzazione
Le associazioni che si occupano della sindrome di Sjogren, la cui giornata mondiale è celebrata a luglio, sono sia italiane che straniere. In Italia l’Associazione Italiana Malati di Sjogren (AIMS) è riuscita ad ottenere che venisse dedicata una giornata di sensibilizzazione alla malattia rara che colpisce lo 0,5% della popolazione mondiale. Ad essere colpite sono in particolare le donne, con un rapporto di 9 a 1 rispetto alla popolazione maschile. L’età media di insorgenza è tra i 40 e i 60 anni.