Centro Endometriosi
Centro Endometriosi
L’endometriosi è rappresentata dalla presenza all’esterno dell’utero di mucosa che riveste la cavità uterina. Tale mucosa è definita endometrio. In chi soffre di endometriosi si nota un’alta adesività, con l’endometrio che aderisce alle strutture extrauterine. Ciò provoca i sintomi nella maggior parte dei casi rappresentati da dolore.
Le cause
L’endometriosi è causata dal passaggio, attraverso le contrazioni uterine, di frammenti di endometrio. Ciò avviene durante la mestruazione e i frammenti arrivano alle tube e all’addome con impianto sia sul peritoneo che sulla superficie degli organi pelvici. In rarissimi casi, i frammenti della mucosa possono anche raggiungere fegato, diaframma, pleura e polmone. Ciò perché l’endometriosi si sviluppa anche nel sistema immunologico, causando un’infiammazione cronica. La diagnosi arriva solitamente in ritardo: si stima 7 anni dopo la comparsa dei sintomi. E’ il tempo trascorso tra la comparsa dei sintomi fino a quando una donna non si sottopone alla prima visita. Esiste anche un’alta percentuale di familiarità nella patologia: chi ha la madre o le sorelle affette da endometriosi è sette volte più a rischio di altri soggetti che non hanno casi in famiglia. Rivolgersi in tempi brevi al medico riduce la gravità dei sintomi e il rischio di infertilità. Al Rome American Hospital gruppo Nefrocenter gli specialisti ginecologi possono intervenire nei tempi opportuni. Uno degli esami più importanti per la diagnosi è l’ecografia per le forme ovariche (cisti ovariche definite endometriomi) e le forme di endometriosi profonda (DIE).
L’endometriosi profonda
Il sintomo principale dell’endometriosi è il dolore mestruale. Può essere sia di natura cronica che persistente e i picchi si ottengono proprio durante i giorni delle mestruazioni. In alcuni casi le donne accusano astenia, ovvero senso di grande fatica, come se avessero effettuato uno sforzo fisico importante. In altri casi, invece, compare una lieve ipertermia associata anche a stati depressivi transitori. E’ diffuso, tra i sintomi, il dolore durante i rapporti sessuali. Dolore che si può estendere anche alla defecazione, con la presenza di sangue nelle urine e nelle feci. In questo caso si tratta di endometriosi del setto retrovaginale, definita anche DIE (deep infiltranting endometriosis), ovvero endometriosi profonda infiltrante. Quando, invece, è presente un’endometriosi di tipo vescicale, il sintomo caratteristico è il dolore durante la minzione.
I sintomi più frequenti
• Dismenorrea. Si tratta del dolore pelvico durante il ciclo mestruale.
• Dispareunia. E’ il dolore che si manifesta durante i rapporti sessuali.
• Dolore pelvico cronico che è persistente sul pube.
• Mestruazioni abbondanti nei giorni del ciclo.
• Perdite di sangue fra un flusso e l’altro durante il mese.
• Senso di costipazione.
• Diarrea durante le fasi più acute.
• Difficoltà a rimanere incinta.
I trattamenti
La pillola anticoncezionale è il trattamento più usato per ridurre i sintomi dell’endometriosi. L’estroprogestinico o soltanto il progestinico possono migliorare alleviare le problematiche. Infatti, agiscono sulla stimolazione ormonale e di conseguenza sugli impianti endometriosici. Tra l’altro, la pillola estroprogestinica va assunta continuamente, senza interruzione ciclica. Quando, invece, ci sono casi più gravi che richiedono un intervento chirurgico in laparoscopia, gli specialisti ricorrono agli analoghi del GnRH. Bloccano la produzione di ormoni creando una menopausa iatrogena. Ciò comporta anche la comparsa di tutti i sintomi relativi alla menopausa, compreso quello più grave del rischio di osteoporosi.
I dati statistici
I numeri dell’endometriosi sono impressionanti e vedono ben 3 milioni di donne colpite. Secondo il dati ufficiali del Ministero della Salute, in Italia colpisce il 10 – 15% delle donne in età riproduttiva, ovvero dal menarca (la prima mestruazione) alla menopausa. Nelle donne con difficoltà di concepimento, va dal 30 al 50%. La fascia d’età più colpita, che raggiunge il picco della sintomatologia, è quella che va dai 25 ai 35 anni. Talvolta, però, l’endometriosi manifesta la sua presenza anche negli anni precedenti. Il Ministero della Salute ha attivato un programma di informazione per sensibilizzare sull’endometriosi, inserendola anche tra le malattie croniche e invalidanti.
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